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lunedì 16 novembre 2015

Esempi di Team di Consulenti Aziendali




Guarda questi link per comprendere meglio il progetto e renderti conto che questa modalità operativa è già una realtà sul mercato italiano:

http://www.ab-team.it/web/intro.aspx

http://www.studionacamulli.it/team/

http://www.studioansco.com/#!our_team/cqn6

https://www.moneyfarm.com/chi-siamo

Sono solo alcuni esempi di come questa forma di associazione tra professionisti riceve sempre più consenso nei settori più svariati.

Per ulteriori informazioni contattami qui

sabato 14 novembre 2015

Team Consulenti Aziendali

Progetto.




Benvenuti a Team Consulenti Aziendali. 

Per chi viene a questo link da FB immagino che sia già a conoscenza che Team Consulenti Aziendali è un gruppo pubblico su questo social network (questo il link).

Team Consulenti Aziendali è uno studio associato di consulenti che offrono servizi alle aziende.

Nel Team sono presenti varie figure professionali affinché l'offerta ai clienti possa soddisfare i bisogni degli imprenditori nei vari aspetti aziendali: marketing, informatica, legale, fiscale, energetico...

Il progetto di base è molto semplice.

Il prodotto da vendere alle aziende è un canone di assistenza mensile fisso per un anno in cui rientrano i servizi desiderati dall'imprenditore e a cui lo studio può far fronte.

La forma dello studio associato è indispensabile per offrire un'immagine seria e affidabile all'esterno e per comprimere costi e sviluppare sinergie all'interno.

I compiti delle figure professionali associate consistono nell'offrire al cliente un report mensile inerente alle proprie competenze coadiuvato da una visita in loco. I report mensili dei vari professionisti saranno organizzati in una brochure così da formalizzare un format dei servizi erogati.
Tale report è un modo per nutrire il contatto con il cliente e per indicare le strategie da adottare, nei vari ambiti, per essere all'altezza della concorrenza, per acquisire nuovi clienti, per risparmiare sulle risorse, per incentivare il personale. Tutto ciò che interessa all'azienda per ottimizzare costi e risorse e per accedere a nuovi strumenti di mercato, sia finanziari che tecnologici, saranno oggetto di studio e di analisi per i professionisti. Essi dovranno essere aggiornati nel campo che gli compete e pronti a sottoporre alle aziende programmi interessanti per l'imprenditore.
Il professionista dovrà egli stesso essere altamente competitivo, nel campo di suo interesse, e dotato di spirito di intraprendenza. La motivazione alla crescita dello studio associato dovrà essere tra i suoi primi interessi per far crescere lo studio con operazioni di marketing, mailing, telefonate, per contattare nuovi potenziali clienti.

Questa è una prima bozza di progetto sulla quale ci si può già iniziare a muoversi. Siamo tutti invitati a offrire suggerimenti per migliorare il presente progetto.

Il presente progetto sarà aggiornato senza nessun preavviso, per cui si consiglia di consultare spesso questa pagina. Un progetto statico non è un progetto che genera business, così come intendiamo sollecitare i nostri clienti a crescere e ad informarsi, nello stesso modo non possiamo esimerci come Team e come singoli, dal fare altrettanto


Emiliano Abhinav Boccia

giovedì 12 novembre 2015

Vivere senza lavorare

Il titolo non intende essere una provocazione. Si tratta semplicemente di portare all'attenzione del lettore i cambiamenti sostanziali avvenuti negli ultimi decenni nel sistema economico, specie in quel settore riguardante il lavoro e i nuovi modelli per guadagnarsi da vivere. 

Facciamo innanzitutto alcune considerazioni. La prima tra queste è che la possibilità di guadagnarsi un salario o stipendio per mezzo di un posto di lavoro diviene sempre più prossima allo zero. Infatti sono proprio i posti di lavoro ad essere sempre sempre più esigui, per vari motivi. Primo fra tutti è la divisione delle nazioni in due grossi blocchi: da una parte quelle che producono beni usufruendo di manodopera a basso costo (Europa orientale, Cina, sud-est asiatico, America centrale e meridionale) e dall'altra quelle che acquistano tali prodotti (tra cui l'Italia). Questo fa si che se tu vivi in una nazione rientrante nella seconda categoria avrai difficoltà a trovare un posto, se invece vivi in altri posti del mondo percepirai uno salario controllato dallo stato che ti permetterà appena appena di sopravvivere, non di vivere, perché oramai lo sfruttamento delle risorse umane (i nuovi schiavi come li chiama qualcuno) è la base su cui le imprese fondano il loro profitto. Esistono le eccezioni come il Canada e l'Australia, questi due paesi sono talmente ricchi per cui riescono ad avere un'autonomia ed un'indipendenza dal resto del mondo. Essi possono permettersi di prendere l'eccellenza tra le risorse umane, adottare stili di vita orientati al wellness e definire modelli politici efficaci, in poche parole parole prendono solo il meglio di quel che esiste sul pianeta. 
La seconda considerazione è che il mercato economico è sempre più concentrato nelle mani di poche aziende (multinazionali e cartelli) che in barba a qualsiasi legge o etica impongono le loro strategie all'insegna di un unico principio: massimizzare i profitti. Alle spalle di queste aziende esistono organizzazioni finanziarie internazionalizzate che controllano il flusso del denaro verso le banche, e da qui verso le aziende, imponendo (queste organizzazioni) le loro strategie anche ai governi. Quindi la regola economica, al momento attuale, che si impone sui mercati finanziari e produttivi è la seguente: arricchirsi sempre più all'insegna dello sfruttamento umano. A un sistema del genere non interessa produrre occupazione e se proprio non ne può fare a meno (della manodopera) si cercano i paesi dove il cui costo è minore. 
Questi sono i due fattori di base che fanno sì dell'aumentare della disoccupazione e dell'allargarsi delle classi meno abbienti. Non è possibile lottare contro questo sistema per un semplice motivo: anche se i poveri sono la maggioranza della popolazione del pianeta i ricchi hanno dalla loro parte il denaro e la politica, con tutto quello che ne viene di conseguenza; le forze dell'ordine, l'esercito, i poteri mediatici (giornali, televisione e pubblicità). Alcuni effetti raccapriccianti del controllo invasivo sulla politica da parte della finanza è il controllo sull'educazione e sulla sanità pubblica: sono questi due settori a subire tagli da i governi di tutto il mondo.

Quindi cosa resta da fare? Semplice. Usare lo stesso sistema che ha reso possibile il fenomeno della globalizzazione e della internazionalizziazione dei mercati, delle risorse finanziarie e di quelle produttive. Questo sistema si chiama rete, internet, social network che attraverso le telecomunicazione (cellulari, videoconferenze, email, sms) ha permesso al sistema economico di organizzarsi per perseguire obiettivi contrastanti con il benessere degli abitanti del pianeta. Si tratta di usare la stessa “arma” che impoverisce i molti a discapito dei pochi. Non è fantapolitica. Oramai è un dato di fatto considerare la rete come un'eccezionale strumento di produzione di ricchezza, ricchezza intesa come opportunità di lavoro e di guadagno, a cui tutti, con pochi euro, possono accedere. Ma c'è un ma.
Il ma è nella nostra visione del mondo, nella nostra mente, come al solito. Io, tu e gli altri siamo abituati a lavorare e produrre ognuno per conto proprio, abbiamo alle spalle migliaia di anni di cultura in cui l'individualismo, le proprie capacità, la voglia di fare ci hanno sostenuto nel creare il mondo attuale. In parole povere sappiamo come fare per farci spazio tra la folla, per arrivare primi, e diciamola tutta, anche per fare le scarpe al prossimo. Ecco, abbiamo bisogno di voltare pagina se intendiamo accedere a quella ricchezza che la rete è pronta ad offrirci. 
Questo è il motivo principale per cui molti tentano di sfruttare la rete per guadagnare, ma facendolo nello stile in cui siamo stati abituati, in modo individuale e personalistico, i risultati che si portano a casa sono veramente esigui rispetto alle aspettative. Questo accade poiché non si è voltato pagina, non si è passati da lavorare per sé a lavorare insieme agli altri, in rete. Lavorare in rete significa collaborare ad un team di lavoro, significa creare un network di relazioni virtuali (ma anche fisiche) che alimentano il progetto a cui ci stiamo dedicando.
L'incapacità a lavorare in rete è l'ostacolo più grosso alla realizzazione dei progetti a cui teniamo. La questione è culturale e può essere affrontata solo attraverso un profondo processo di trasformazione supportato dall'adeguata formazione. Moltissimi si cimentano a mettere su progetti che coinvolgono decine e decine di persone, se non centinaia o migliaia, e questi progetti si arenano miseramente quando ci si rende conto che il lavoro di squadra non te lo puoi inventare dalla sera alla mattina. Bisogna procurarsi competenze nella comunicazione interpersonale, avere delle fondamenta di psicologia del marketing e del lavoro di gruppo, apprendere cosa è un leader. Non è facile, ma si può fare. Quindi se sei tra quelli che usano la ferrari per andare a funghi, beh puoi ben immaginare cosa ti aspetta, perché internet è una vera ferrari del business. Hai bisogno solo di imparare a guidarla.
Quindi vivere senza lavorare è possibile. Internet è l'unico strumento oggi in grado di realizzare una vita scevra dalla schiavitù del lavoro. La rete è in grado di produrre rendite e offrirti la penetrazione in mercati dove circolano beni, servizi, opportunità. Ti sei chiesto perché sempre più aziende aprono portali dove i consumatori trovano facilmente ciò che occorre loro? Hai osservato come i centri commerciali fanno sempre più affari e le piccole attività chiudono? Questo è il futuro dello scambio tra chi compra e chi vende.
Dimentica il vecchio modo di lavorare, orari di lavoro, stipendio fisso a fine mese, routine di schemi ripetitivi a cui ottemperare, metti da parte tutto questo e avviati nel flusso. Il flusso ti suggerisce che la ricchezza esiste, non è sparita dalla circolazione, e che la crisi persiste solo nel tuo modo di vedere le cose al vecchio modo. Questo è quanto.
Ti lascio con qualche consiglio pratico per passare dalla tua situazione attuale a creare ricchezza in rete.
1 – Usa i social come se stessi effettivamente in relazione con le persone: saluta, commenta in pubblico, rispondi alle domande, fatti vedere, sii educato.
2 – Aggregati a team i cui componenti sono più bravi di te, sii umile e impara da loro;
3 – Aiuta gli altri non a seguirti ma offri quello di cui hanno bisogno per crescere e guadagnare.
In bocca al lupo.
Emiliano Abhinav Boccia Orizzonte

Se sei giunto fin qui allora continua: 


Guarda Infinity Net Referral Marketing: https://www.facebook.com/groups/1584019365218425/?fref=ts




giovedì 21 maggio 2015

L'unica decisione che vale la pena di prendere quando non si  sa che decisione prendere è quella di essere nel proprio centro.

mercoledì 20 maggio 2015

Lavoro e spiritualita: mettiamoli insieme.


Avevo voglia da tempo di scrivere qualcosa che mettesse in relazione il lavoro e lo spirito. Si lo spirito. Non dovrà sembrare strano ma, almeno per come la vedo io, il lavoro ha molto a che vedere con quella parte di noi spirituale che tendiamo generalmente a tenere fuori, oppure a parte dai nostri discorsi sul lavoro, senza parlare poi del denaro, questo poveretto che viene così spesso associato alle cose brutte della vita. Il denaro è figlio del lavoro, e il lavoro è figlio del nostro impegno, e il nostro impegno è il risultato di tutte una serie di azioni positive che, una dietro l'altra, ci hanno portato a concretizzare le nostre idee, desideri compresi, fino a farlo divenire qualcosa di pratico e di buono per la società. Da qui a trasformare il lavoro in denaro il passo è breve. Non vorrei esagerare ma considero il denaro sacro, così come considero sacro il lavoro con cui l'abbiamo realizzato. Credo fermamente che, a prescindere dai concetti, tutti più o meno buoni, che girano intorno e nel mondo del lavoro, sia giunto il momento di poter parlare, anzi di dover parlare, in maniera schietta di questa nuova concezione del lavoro che riguarda sempre più l'aspetto etico.

Si parla di evoluzione della cultura del lavoro quando ci addentriamo nel mondo delle emozioni degli individui e tocchiamo sentimenti come gratificazione, rispetto, ascolto, tutto questo è sicuramente a favore dell'individuo, contemplandolo non più come un semplice ingranaggio del sistema economico, il cui principale e a volte anche unico scopo è quello di produrre, ma prendendo in considerazione l'uomo nella sua totalità. Produrre, Produrre, Produrre è un mantra oramai tramontato. La questione economica, e la crisi attuale di conseguenza, è soprattutto una crisi di valori, la crisi di un sistema di valori che guarda all'individuo con una visione dualistica: da una parte consumatore e da una parte produttore. Questo sistema di regole che sfrutta l'uomo nelle sue debolezze, la pubblicità per prima ne è un esempio classico, incentivandone e stimolandone desideri, alcuni repressi, altri nascosti, altri ancora creandoli artificialmente, è giunto al tracollo. Un bilancio non può reggersi solo su una serie di numeri in cui contano le ore di lavoro, il fatturato mensile, il costo del denaro, gli ammortamenti degli investimenti, le previsioni di vendita e quant'altro si ritiene necessario per adempiere ad obblighi contabili, aziendali e finanziari, ma, alla luce di questa nuova cultura del lavoro, è necessario tenere a debito conto in bilancio anche di tutto ciò che scaturisce da questa nuova visione.

Se si continua a camminare su due binari, quello di una visione contabile da un lato, che ha i suoi consistenti effetti sul sistema economico e quello di una visione umana, senza però che questa abbia influenza sui conti e quindi sulla realtà, allora è chiaro che stiamo vivendo una situazione schizofrenica. Una situazione in cui vorremmo delle cose e ne facciamo delle altre. Certo ci saranno sicuramente buoni e pratici motivi che mantengono in piedi tale dinamica ma ciò non toglie, proprio per questa incongruenza che si riscontra poi nel mondo del lavoro, che sia il caso di fermarsi a meditare.

Le testimonianze che vengono dal mondo del lavoro e che ci rassicurano sull'efficacia di questa nuova visione del lavoro, ci dicono che laddove le maestranze si impegnano a determinare ambienti più puliti, psicologicamente parlando, laddove l'impegno viene gratificato tangibilmente, in quelle aziende dove qualità del lavoro non significa soltanto attenzione alla qualità del prodotto o servizio erogato ma significa soprattutto migliore qualità di vita all'interno dell'ambiente di lavoro, allora lì, in queste aziende, constatiamo che si attivano delle vere e proprie inversioni di tendenze. Le persone si rendono più autonome e partecipano allegramente per migliorare il microambiente in cui vivono portando maggiore attenzione soprattutto alle relazioni con i colleghi, e con tutti gli altri individui che partecipano al processo produttivo di cui essi stessi fanno parte.

Per questo parlare di spirito o di spiritualità in un contesto generalmente schivo da tale aspetto della natura umana non è più tabù ma diventa, a mio dire, una via quasi obbligata. Quando si parla di crescita personale, di superare barriere limitanti, di abbattere convinzioni e pregiudizi obsoleti per migliorare una qualsiasi condizione che riguarda l'individuo così come un gruppo di individui allora è chiaro che è necessaria una visione olistica. Quando si comincia a pensare al benessere come un modo per aumentare la produttività e l'efficienza e ad un modo altro di fare impresa allora è chiaro che bisogna guardare all'uomo nella sua totalità. Un mio amico e maestro indiano, suole spesso dire che il concetto moderno di spiritualità consiste nell'ottenere e intrattenere e costruire buone relazioni con gli altri, niente di inutile a ben vedere, ma un sano concetto di spiritualità rapportato ai tempi e ai bisogni dell'uomo di oggi.

Sono sempre più convinto che le aziende che riusciranno a migliorare le loro procedure interne e la loro organizzazione ponendo attenzione all'individuo e non soltanto alla differenza tra costi e ricavi saranno quelle che più delle altre oltrepasseranno questo momento storico in cui, a causa della globalizzazione galoppante, sembra che il mondo sia diventato troppo piccolo e che non ci sia spazio per nuove realtà economiche. Esiste invece tanto spazio, sia per produrre occupazione e sia per ristabilire quell'equilibrio del rapporto tra uomo e ambiente che tanto abbiamo sottovalutato nella nostra corsa a produrre sempre di più, sempre di più. Molti economisti ritengono che sarà proprio il risveglio dell'attenzione verso madre natura e della creazione di cicli di consumo non inquinanti e rispettanti delle generazioni future che porterà, è proprio il caso di dirlo, una bella sferzata di aria fresca al sistema capitalistico. Tutto sommato il concetto capitalistico di produrre beni e servizi utili destinati ad incrementare la circolazione del denaro (il capitale) non è poi un sistema da buttare a mare e, a ben pensarci, è il sistema più vecchio del mondo. Anche gli antichi scambiavano le loro mercanzie con altre o con oggetti di pari valore, tipo metalli e pietre preziose. Il concetto di scambio del capitale (di qualcosa che ha un valore per chi lo offre e per chi lo riceve) è stato il motore di ogni economia, fin dall'età della pietra. 

Questo ultima riflessione per dire che non mi contrappongo stoicamente a favore di un sistema economico e a discapito di un altro oppure per inveire sul sistema monetario o sulla politica messa in atto dal sistema bancario, sappiamo bene che tutto può essere buono come lo stesso tutto può essere cattivo ma è il come viene utilizzato dall'uomo, questo tutto, a fare la differenza. Quindi ben venga la competizione se la posta in palio diviene la salvaguardia e la creazione di ulteriori posti di lavoro, ben venga la ricerca in nuove tecnologie che proteggono la natura e la nostra salute.

Abbiamo bisogno di allargare il concetto di capitale trasformandolo da quello puramente economico e monetario a quello dei valori umani. Questa trasformazione può avvenire solo elevando da un livello meramente economico ad un livello etico le risorse impiegate (parlo chiaramente di risorse umane). Fin quando non comprenderemo in pieno che nessun processo è possibile senza l'apporto dello sforzo umano, evitando di mettere come obiettivo il fine puramente monetario davanti a tutto, ogni modello economico o stratagemma finanziario non sarà altro che un fugace palliativo destinato a finire miseramente nell'angolo delle soluzioni fallite. 

E' necessario puntare sull'uomo e sulle sue attitudine. Anche la scienza dell'evoluzione ci spiega che ogni specie vivente, razza umana compresa, viene influenzata dall'ambiente in cui si sviluppa. Perché mai a questo punto non si potrebbero ottenere migliori performance da quelle aziende che decidessero di investire in benessere aziendale? Migliorare cioè la qualità della comunicazione interna, ragionare in termini di benefici anche emotivi, incentivare all'automiglioramento, solo per fare degli esempi, potrebbero essere i nuovi fronti su cui impegnarsi per allontanare le paure dell'insuccesso e del fallimento che tanto attanagliano gli imprenditori del momento.

Carl Rogers definiva col termine tendenza attualizzante quel processo innato, sintomo di benessere, che alimenta ogni essere umano nel suo processo di crescita. Rogers diceva anche che quando tale processo di crescita si blocca allora è la sofferenza che si affaccia nella vita degli individui. Anche nelle aziende, quando non c'è più crescita, gli individui iniziano a soffrire.




martedì 28 aprile 2015

Le vie del marketing sono infinite: la formazione





Il mio lavoro mi porta a entrare in contatto con una varietà pressoché infinita di imprenditori, ognuno dei quali ha una sua modalità di condurre la propria azienda e in generale ha un suo modo di fare marketing (ricercare clientela) e generare business (creare fatturato).
Ho quindi modo di osservare che ogni imprenditore è unico nel suo genere poiché, egli infonde naturalmente, nel suo lavoro, ai vari livelli, amministrazione, produzione, commercializzazione, ecc… fino a permeare tutta l’impresa, la propria visione. Insomma ogni imprenditore si è cucito addosso un’azienda nella quale egli si riflette con tutta la sua personalità e le sue attitudini.
Anche questo, a ben vedere, è un fatto abbastanza ovvio. Ciò che invece non appare abbastanza ovvio, e i fatti ci danno ragione, è l’uso che ne viene fatta dell’esperienza e della formazione che ognuno di noi ha acquisito nel mondo del lavoro. Un conto sono le competenze acquisite nella produzione o distribuzione di un certo bene o servizio, ed un conto sono le competenze necessarie al management e/o alla dirigenza d’impresa. Per fare un esempio è come se le competenze acquisite per produrre biciclette siano sufficienti anche ad amministrare, gestire e condurre una fabbrica di biciclette.
Su questo aspetto, e sfido chiunque a dimostrare il contrario, ognuno di noi, è dedito all’autosufficienza, all’autoapprendimento e per dirla all’americana al self made man. Non possiamo assolutamente negare che l’imprenditore del momento, acquisisce informazioni e competenze attraverso la propria esperienza, pagando costi spesso molto alti (in termini di errori e fallimenti) rispetto ai risultati che si ottengono.
E’ anche vero che esiste una certa resistenza al cambiamento, del tutto sana e naturale, per cui comprendere i nostri limiti nel gestire un’azienda (piccola o grande che sia) ci fa sentire “incapaci” o “inetti”. Invece è vero il contrario.
Rendersi conto dei propri limiti, comprendere come e dove acquisire informazioni e competenze per migliorare la gestione aziendale e, quindi, alzare la qualità del proprio lavoro, è di certo un comportamento sano e costruttivo.
Nel passaggio da una cultura aziendale basata sul fare esperienza per poi migliorare ad una cultura aziendale basata, oltre che sull’esperienza, anche sull’applicazione di metodi già sperimentati e su tecniche aziendali si inserisce la cosiddetta formazione …(segue)





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lunedì 27 aprile 2015

Lavoro felice: la relazione il primo fattore per avere successo



Inizio da chi, sempre più spesso, è oggi alla ricerca di un lavoro.
In genere siamo convinti che per trovare un posto di lavoro avremo bisogno di:
• mostrare competenze adeguate;
• dichiarare esperienza;
• rendersi disponibili e flessibili;
• avere una certa età;
Ogni punto suddetto avrà un peso determinante nel successo della ricerca di un impiego; esiste però un altro aspetto non meno importante che agisce al livello della comunicazione.
L’immagine che trasmettiamo attraverso il nostro comportamento, il nostro lessico, e che rappresenta la comunicazione in toto che si stabilisce tra noi e il nostro interlocutore è il primo punto su cui bisogna lavorare per trovare un lavoro. Sto dicendo che la relazione che si instaura tra chi cerca e chi offre lavoro, sia che si stabilisca (la relazione) a mezzo telefono, oppure inviando il curriculum a mezzo email o posta o anche direttamente per colloquio privato, ecco, la relazione è il primo fattore per avere successo nella ricerca di un lavoro.
Lo stesso accade al venditore alla ricerca continua di clienti. In genere i venditori sono convinti che, per vendere, bisogna parlare molto, esporre le caratteristiche nei minimi dettagli del prodotto che propongono senza però far capire molto, e, mentre tentano di vendere, non riescono a pensare alla prima cosa che sarà determinante per concludere l’incontro con successo: cosa sta pensando il cliente di me venditore? Sono riuscito a stabilire la relazione giusta per concludere il contratto?
Riguardo all’imprenditore la situazione è molto più complessa poiché egli si muoverà su vari fronti e su ogni fronte gli toccherà gestire un certo tipo di relazione. Per cui con i potenziali clienti dovrà confrontarsi come un venditore, con i fornitori come un cliente, con le maestranze e/o i dipendenti come un capo o un leader o addirittura come un collaboratore alla pari. Avrà poi delle relazioni delicate da gestire, come quella con le banche, i consulenti e gli enti pubblici.
Da come egli strutturerà la rete delle relazioni e dalla gerarchia regnante nella sua azienda dipenderà il successo della sua impresa.
C’è un’altra relazione da considerare, ed è quella che ognuno di noi intrattiene tra se stesso ed il personale concetto di “questa crisi”:
• da una parte c’è chi continua a ripetere che “con questa crisi” non c’è molto da inventarsi, anzi non esiste soluzione, ma aspettare che passa, se passa;
• da un’altra parte, invece, abbiamo persone alla ricerca di strumenti idonei e di nuove metodologie per affrontare, superare e attraversare questa crisi.
Questo progetto di marketing, il counseling aziendale, è indirizzato indiscutibilmente alla seconda categoria, perché sarà la loro disponibilità a credere che soltanto con nuovi strumenti e con la ri-scoperta dei valori di sempre: gli individui e il loro bagaglio esperienziale, che sarà possibile attraversare felicemente questo delicato momento.

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martedì 31 marzo 2015

Marketing Referenziale: come partire?

Benvenuto.

Sapevi di essere una persona fortunata? Essere qui adesso, all'inizio del progetto Infinity Net RM, proprio adesso che stiamo compiendo i primi passi, significa essere veramente fortunati, oppure significa trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Infinity Net RM è una community di professionisti, artisti e imprenditori, appena una manciata, per ora (perciò sei fortunato, poiché puoi essere anche tu tra i primi) che partendo dal social più famoso al mondo (Facebook) si stanno organizzando per creare una piazza (diciamo virtuale ma che poi tanto virtuale non lo è, e poi ti spiegherò il perché) dove continuare a svolgere la loro professione, estrinsecare la loro creatività, integrando la rete nelle specifiche attività di tutti i giorni:

1 – trovare nuovi clienti;
2 – mantenersi in contatto con quelli acquisiti;
3 – farsi pubblicità;
4 – incontrare altri professionisti con cui scambiarsi esperienze e conoscenze;
5 – trovare persone che possano aiutarli in aspetti inerenti il loro lavoro;

Questo è solo una parte di Infinity Net RM, che diverrà ben presto un social a tutti gli effetti e che potrai scaricare con un' applicazione sul tuo dispositivo mobile.
La mission del social sarà, come si può ben immaginare, creare un luogo (nella rete) dove crescere professionalmente ed economicamente.

Un aspetto molto importante è dato dalle opportunità di lavoro che Infinity Net RM offrirà a chi dedicherà il suo tempo a farci crescere, molti potranno trovare qui il lavoro che stanno cercando affannosamente altrove.

Grazie.



NE SO ABBASTANZA VOGLIO PARTECIPARE ANCHE IO

INDICE INRM

VIDEO INRM

COMMUNITY INFINITY NET RM






qui trovi un mio post su FB

https://www.facebook.com/emilio.boccia.8/posts/10205456597806020:0

o qui

Vi attendo e vi auguro buona lettura.

A presto e scrivetemi in tanti   emiliano abhinav boccia.

Per chi volesse telefonarmi per un contatto più diretto può chiamarmi a questo numero 320 34 99 197.


Caratteristiche di Infinity Net RM

Quel che distingue Infinity Net RM da altri social tipo Xing, Linkedin, e che lo scopo principale, concreto, in tutti i sensi, è di creare le condizioni di “mercato” dove sviluppare business (GUADAGNARE) attraverso il principio della condivisione.

Le condizioni di mercato affinché “fare business” non sia solo un misto di italiano e inglese ma misurabile in fatturati, proventi, utili debbono necessariamente favorire pochi ma semplici fattori:

1 – libertà di strategia (qui lo puoi fare, nessuno ti dirà cosa fare);
2 – utilizzare una strategia comune (esiste un metodo, se vuoi usarlo, a cui puoi accedere con una breve formazione);

Ma l'aspetto più interessante è che qui, su Infinity Net RM, potrai

4 - far esplodere di “mi piace” le tue pagine presenti su altri social (se ne hai);
5 – aumentare il numero di visite al tuo blog;
6 – crearti una lista di referenze;
7 – creare progetti in team con altri professionisti della tua categoria o attinenti alla tua categoria.




lunedì 30 marzo 2015

Condivido



Benvenuto,

sono contento che tu sia qui e che hai deciso di condividere il sistema Infinity Net RM.

In questo video trovi la presentazione del progetto Presentazione Community Infinity Net RM (1)

La prima cosa da fare è chiedermi l'iscrizione al gruppo Infinity Net Referral Marketing a cui giungerai cliccando sul seguente link:

https://www.facebook.com/groups/1584019365218425/?ref=bookmarks

Lì troverai le istruzioni successive per iniziare a sviluppare i tuoi affari e il tuo lavoro.

In bocca al lupo.

domenica 29 marzo 2015

I videi dove tratto di INRM

Presentazione Infinity Net Referral Marketing

La condivisione come principio di base di Infinity Net Referral Marketing

Il leone e la gazzella

  L'importanza della formazione in un sistema basato sulla condivisione


 

NE SO ABBASTANZA VOGLIO PARTECIPARE ANCHE IO

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sabato 28 marzo 2015

Partecipare, Lavorare e Guadagnare con INRM - Il sistema economico basato sulla condivisione.

Infinity Net RM non è l'ultimo network multi livello di cui ne è piena la rete ma il frutto di un'attenta analisi del sistema economico oramai passato (ma che continua  a fare danni) e delle nuove (ma sempre più attuali) metodologie di acquisto e vendita di beni e servizi.

I consumi (e di conseguenza il movimento di denaro) si spostano sempre più dal mercato reale a quello virtuale. Entrambi sono veri e producono fatturati ed utili, è solo la piazza che cambia: dal negozio a fronte strada alla rete di internet.

Bisogna tener conto dei seguenti punti che scaturiscono da questa trasformazione:

1 - Il fenomeno non è reversibile, quindi se qualche romantico spera che si tornerà indietro sarà fortemente disilluso;

2 - I processi di produzione per via dello sviluppo tecnologico porteranno ad una riduzione sempre maggiore di posti di lavoro;

3 - La tendenza del vecchio sistema capitalistico tesa a produrre povertà (invece che ricchezza) creerà un divario sempre maggiore tra poveri e ricchi. In sostanza ogni giorno sempre più persone diventano sempre più povere e la concentrazione della ricchezza aumenta.

Questo non è un dibattito politico e ne una critica negativa ai governi o alle multinazionali ma un'analisi socio-economica tesa a sostenere il modello NRM e a giustificarne i principi secondo i quali, tale modello, può innescare un processo di redistribuzione della ricchezza tra gli individui.

Il network referral marketing è il modello con cui molte persone potranno ri-partecipare e cominciare a ri-guadagnare in questo sistema produttivo, globalizzato e fortemente monopolizzato, anche in una realtà in cui i posti di lavoro diminuiscono così come diminuisce la sicurezza economica, il benessere psicologico, le prospettive di un futuro rassicurante e tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere bene.

Per trovare soluzioni, come sempre, la teoria dei giochi ci insegna che è necessario isolare i problemi (gli aspetti negativi) e concentrarsi sulle risorse (gli aspetti positivi). Le risorse attuali sono:

1 - Le relazioni (fisiche e virtuali - le amicizie, le conoscenze, i colleghi);
2 - Un sistema che ci permette di gestirle (internet e i social network);
3 - Un mercato dove acquistare e vendere prodotti e servizi (mercato elettronico - la Rete).

Il fattore fondamentale, tra i tre menzionati, è certamente il primo. L'uomo è un animale sociale. Dagli albori della civiltà ha sempre preferito unirsi ai propri simili per procurarsi cibo, coltivare la terra, crescere i figli, costruire attrezzi. Oggi più che mai questa nostra specifica attitudine che abbiamo sviluppato e affinata in centinaia di migliaia di anni di evoluzione è quella che ci permetterà di far fronte all'ultima trasformazione planetaria (ma non l'ultima certamente) in cui siamo tutti globalmente coinvolti.

Una trasformazione planetaria che ha risvolti economici, sociali, energetici, culturali, etici e anche morali.

Per iniziare a lavorare con noi (certo che è un lavoro, mica è una favola? o ti piace guadagnare facile facile ...?) è necessario:

1 - Avere delle relazioni (se sei qui a leggermi è sicuro che le possiedi);

2 - Acquistare e vendere (quel che ti serve, niente consumi inutili, anche qui su INRM siamo per un consumismo sostenibile ed ecologico);

3 - Condividere (quel che ti piace e ti interessa condividere, libertà di scelta);

Sulle relazioni non dubito che tu ne abbia (sia virtuali che fisiche).
Neanche sul fatto che tu debba acquistare ciò che ti serve dubito (a meno che non ti procuri con altri mezzi ciò di cui hai bisogno).
Condividere è la regola numero uno per chi intende appartenere a Infinity Net Referral Marketing.

Ci stai ancora pensando ? contattami qui al più presto

NE SO ABBASTANZA VOGLIO PARTECIPARE ANCHE IO

COME INIZIARE A GUADAGNARE CON INFINITY NET RM

INDICE INFINITY NET RM

COMMUNITY INFINITY NET RM











venerdì 27 marzo 2015

Costruire l'interfaccia INRM - Primo Passo.

Poche e semplici regole per entrare in INRM.

1 - Avere un account sul social network Facebook;

2 - Creare una pagina come questa se hai una attività da promuovere

Pagina Attività per promuoverti in INRM e far conoscere i tuoi prodotti/servizi/opere/progetti.

Se non hai un'attività da promuovere e intendi lavorare con INRM crea una pagina come questa

Pagina Personale per iniziare a promuoverti come persona che lavora con INRM.


Per vedere altre pagine esistenti clicca sul  CATALOGO INRM per farsi un'idea di cosa fare e come farlo.

Clicca qui per configurare la tua Pagina per apprendere altre informazioni su come configurare la tua paginaattività in INRM.


3 - Pubblicare un primo post di accoglienza (nella pagina appena creata) e fissarlo in alto per promuovere la tua attività e informare dei premi che riservi a chi vende o acquista per sè i tuoi prodotti/servizi:

4 - Crearsi un gruppo come questo

Guadagno con INRM  e riprodurlo (personalizzandolo secondo la propria attività, se ne possiedi una), il logo dovrà essere quello ufficiale di INRM. Guarda qui come configurare il tuo gruppo Guadagno con INRM

5 - Niente costi d'ingressi ma un semplice impegno a comprare dalle aziende presenti su INRM, appena troverai ciò di cui hai bisogno, secondo le tue esigenze di prezzo e qualità.

Questo dimostra che qui non si crea movimento fittizio di denaro e ne si guadagna su fantomatiche quote associative. Qui si lavora. E si guadagna.

6 - Impegnarsi a promuovere INRM sui social così come descritto nel MANUALE INRM.

Per continuare ad informarti vai al

Costruire la rete INRM - SECONDO PASSO

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CATALOGO INRM




giovedì 26 marzo 2015

Costruire la rete INRM - Secondo Passo.

Bene, le seguenti informazioni valgono per tutti gli appartenenti a INRM.

Adesso che hai costruito la tua pagina su FB come questa

Pagina Attività oppure Pagina Personale

E hai invitato i tuoi amici a mettere mi piace puoi passare al secondo passo che ti viene illustrato qui di seguito.


Importante: non invitare mai la stessa persona più di una volta al giorno a mettere mi piace sulle pagine che dovrai sponsorizzare (le tue e quelle di chi ti ha detto si). Le persone, giustamente non vogliono essere disturbate.

                              Quindi SII DISCRETO.




Agli amici a cui è piaciuta la tua pagina (quelli che hanno messo mi piace) invierai questo messaggio (fai un copia e incolla). Qui troverai le istruzioni per farlo velocemente

Messaggio in privato di ringraziamento

Grazie per il mi piace sulla mia pagina. Se chi ti ha invitato lavora con INRM chiedigli come funziona. Qui trovi il gruppo dove anche tu puoi conoscere persone con cui sviluppare i tuoi affari 
https://www.facebook.com/groups/1584019365218425/ e qui trovi le informazioni di base di INRM
http://emilianoabhinavcounseling.blogspot.it/2015/03/marketing-referenziale-come-partire.html


Non ti sembrerà vero ma stai già lavorando a pieno regime, non è difficile vero?

Se hai già una pagina allora dovrai semplicemente personalizzarla (leggi il paragrafo Configurazione Pagina) e informare i tuoi amici (quelli a cui già piace la tua pagina) inviando loro il seguente messaggio:


Conosci Infinity Net Referral Marketing? Vuoi sapere come funziona ?Qui trovi il gruppo dove anche tu puoi conoscere persone con cui sviluppare i tuoi affari 
https://www.facebook.com/groups/1584019365218425/ e qui trovi le informazioni di base di INRM
http://emilianoabhinavcounseling.blogspot.it/2015/03/marketing-referenziale-come-partire.html



Mi raccomando. sii discreto, non inviare troppi messaggi nello stesso giorno, facebook potrebbe bloccardti l'account.

Come vedi pensiamo proprio a tutto. 

Per continuare ad informarti vai al 

Iniziare a guadagnare - TERZO PASSO 

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mercoledì 25 marzo 2015

Iniziare a guadagnare - Terzo Passo.

Allora adesso che hai costruito una pagina come questa:

Pagina Attività oppure Pagina Personale

e ad avrai trovato amici che intendono partecipare al tuo progetto, che saranno inseriti nel gruppo COME questo

Guadagno con INRM


(Attenzione in questo gruppo ci saranno solo gli amici facenti parti della TUA rete. Quelli con i quali condividera i guadagni.)

In questo gruppo iscriverai solo gli amici che vogliono lavorare insieme a te e CON te e che non siano già iscirtti ad altri gruppi.

Chi non è iscritto nel tuo gruppo può comunque promuovere la tua attività e lavorare e guadagnare insieme a te come quelli iscritti al tuo gruppo, la differenza tra quelli iscritti al tuo e quelli non iscritti (perché iscritti nel gruppo di un altro membro di INRM) sta nel fatto che con questi ultimi non potrai percepire il il premio del 10% dei loro guadagni.

Adesso hai diritto ad un post come questi che vedi nel gruppo INRM (quelli che iniziano con QUI LE AZIENDE ...) personalizzato con la tua attività (chiaramente) che i membri di INRM si divertiranno a condividere nel social veicolando la tua attività e facendoti conoscere ad altri utenti.


Appena un tuo amico avrà pubblicato anche lui una sua pagina

Pagina Attività oppure Pagina Personale

Scriverai un post per primo, dandogli il benvenuto, facendogli gli auguri e invitando tutti i tuoi amici a mettere mi piace sulla pagina del tuo amico.


Semplice no?

E se qualcosa ancora non ti è chiaro contattami qui su FB Emiliano Abhina Boccia
o scrivimi qui

Per continuare a imparare come creare buone e proficue relazioni commerciali comincia da qui.

MANUALE INRM - ISTRUZIONI PER L'USO

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domenica 22 marzo 2015

Come guadagno in INRM e in cosa consiste il mio lavoro?

Il lavoro da compiere in INRM è creare una rete di persone che soddisfano i loro bisogni con le aziende/professionisti/artisti di INRM e condividere il sistema così come descritto con semplici istruzioni a partire dal primo passo.

Il guadagno in INRM deriva da un compenso che si riceve per ogni affare concluso per mezzo di altre persone che, come te, condividono il progetto INRM.

Anche se può sembrare che si sta ricopiando i soliti e scontati network la differenza è che in INRM non ci sono:

1 - inutili costi d'ingresso e ne kit di avviamento da compare;

2 - il sistema di formazione è gratis perchè ci si aiuta a vicenda, io sarò il primo a porgervi il mio aiuto;

3 - non esiste un sopra e un sotto e quindi non esiste competizione e ne concorrenza, se non quella che ci porta a fare del nostro meglio nella varie situazioni di tutti i giorni;

3 - non esistono fantomatici livelli da raggiungere;

4 - non vi promettiamo che diventerete ricchi e che raggiungere l'indipendenza economica (ma questo non è da escludere);

5 - se desiderate diventare ricchi potreste sempre associarvi al primo network che troverete sul vostro cammino e continuare ad operare in INRM (non siamo invidiosi);

6 - queste differenze fanno la differenza tra INRM e tutto il resto;

Il compenso è generalmente un fisso per ogni operazione o una percentuale a discrezione del membro INRM  con cui si è concluso l'affare.

L'azienda o il privato specificherà su una pagina a parte come questa

Pagina Attività oppure Pagina Personale

cosa offre e quali premi elargisce oppure dichiarerà che opera in INRM.

Il premio elargito dall'azienda viene così ripartito:

5/8 a chi ha effettuato la vendita o acquistato per sé - premio personale;

1/8 a  a chi ha presentato l'azienda - premio aziendale;

2/8 a INRM per procedere a premi successivi a cui stiamo già lavorando.

Un premio importante che giustifica l'esistenza della rete è un compenso proporzionale al guadagno dei tuoi fans (quelli che sono iscritti al tuo gruppo): equivalente al 10% del guadagno di ogni fans (tale importo non può superare la cifra di £ 100,00 per ogni fans).

Per chi si configura anche una pagina personale, oltre alla pagina attività, è previsto la partecipazione alla metà degli utili di INRM, come soci, proporzionalmente al lavoro svolto. Per cui concludere affari in forma privata senza condividerne i frutti è un misero modo di partecipare al progetto.

Come in tutti i sistemi economici che funzionano (che producono fatturati, ricchezza e benessere) è necessario rispettare e far rispettare poche ma importanti regole:

1 - Essere chiari con i futuri Fans sul fatto che questo è un lavoro e non un gratta e vinci;

2 - Comprendere che fare Referral Marketing significa creare fatturato e guadagni in base alla logica del passaparola basata sulla fiducia di chi propone, sulla correttezza di chi acquista e sulla qualità di chi vende;

3 - Portare l'esempio.

Riepilogando:

Per guadagnare in INRM bisogna:

1 - Far entrare altre aziende per assicurarsi il premio aziendale relativo al fatturato che muoveranno in INRM;

2 - Far entrare altre persone nel proprio gruppo per assicurarsi il 10% dei loro guadagni;

3 - Promuovere sui social il marchio INRM e il blog dove se ne parla.

Stiamo già pensando ad altri premi per incentivare sempre più aziende ad entrare in INRM e formare figure specializzate e dotate di professionalità per creare nuovi posti di lavoro.

Questo è solo l'inizio. Non temere di lavorare e guadagnare. Rinnovati.

Vai al primo passo per imparare a lavorare e guadagnare in INRM:

NE SO ABBASTANZA VOGLIO PARTECIPARE ANCHE IO

Costruire l'interfaccia INRM - PRIMO PASSO

INDICE INRM

Sono i sogni a far vivere l'uomo. Il destino è in buona parte nelle nostre mani, sempre che sappiamo chiaramente quel che vogliamo e siamo decisi ad ottenerlo.


Enzo Ferrari






 
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lunedì 16 febbraio 2015

Post di esempio

MANUALE INRM

 

  Post da utilizzare per lavorare in team.

 

1 - Post di benvenuto da usare per accogliere i nuovi arrivati e da pubblicare sulla

Pagina Attività oppure Pagina Personale

del nuovo arrivato.



Benvenuto in INRM.

Questo è il gruppo in cui (inserire il titolare della pagina) ed io operiamo insieme


Infinity Net Referral Marketing
https://www.facebook.com/groups/1584019365218425/?fref=ts

Questo è il mio gruppo personale 


GUADAGNO con INRM
https://www.facebook.com/groups/1095776790448694/?fref=ts

e questo è link da dove ho iniziato io

Marketing Referenziale - Come Partire?

http://emilianoabhinavcounseling.blogspot.it/2015/03/marketing-referenziale-come-partire.html



2 - Messaggio da incollare quando condividi i post di INRM:

Lavora con noi e realizzati come persona, ricorda che la ricchezza non è tutto figurati la povertà.

http://emilianoabhinavcounseling.blogspot.it/2015/03/marketing-referenziale-come-partire.html



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giovedì 12 febbraio 2015

Lavoro con INRM tutti i giorni creo contatti, vendo e guadagno.

MANUALE INRM

 

  Piccole azioni per grandi risultati.



Anche questa pagina subirà degli aggiornamenti mano a mano che cresciamo in termini di contatti e guadagni.

Ecco qui una semplice lista di cose da fare sui social con periodicità quotidiana, secondo il proprio tempo a disposizione, senza stressarsi, e magari ascoltando della musica.

1 - Condividere il canale youtube dove parlo del progetto INRM che trovi qui YOUTUBE;

2 - Far conoscer e invitare a far conoscere il catalogo e le pagine del catalogo che trovate sul blog Infinity Net Referral Marketing.

3 - Sponsorizzare il link del gruppo Infinity Net Referral Marketing e il link del tuo gruppo Guadagno con INRM, così come ho fatto io.

4 - Andare sulla propria pagina INRM e dare un'occhiata agli insights. Se i risultati sono negativi (i grafici sono in discesa) allora è necessario che ti impegni maggiormente a seguire il sistema che descrivo in queste pagine (a cominciare dal punto 1).

5 - Ringraziare chi oggi ha messo mi piace sulla tua pagina (guarda qui se hai dimenticato come fare);

6 - Condividere nei gruppi che hanno come argomenti il lavoro, e dove TU sei membro, i post riferenti alle pagina delle aziende INRM che sono stati pubblicati sul gruppo Infinity Net Referral Marketing. 
Organizzati con altri membri per aiutarsi a vicenda. 
I post da condividere sono nel gruppo allargato INRM e iniziano con la frase:

A - Invita i tuoi amici a far conoscere questa pagina
oppure
B - Il post del giorno.

7 - Invitare persone due/tre al giorno al gruppo allargato Infiniti Net Referral Marketing.

8 - Contattare pagine di attività con cui si desidera condividere il progetto inviando un breve messaggio contenente brevi riferimenti al progetto e link al blog e alla tua pagina.

9 - Contattare persone a cui offrire collaborazione a lavorare e guadagnare con noi inviando un breve messaggio contenente brevi riferimenti al progetto e link al blog e alla tua pagina.

Felice giornata a te.

Per aiuto contattami qui Emiliano Abhinav Boccia

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